Read more
L'autore lancia un appello intransigente alle autorità ciadiane affinché trovino un nuovo modo di accogliere i rifugiati in modo responsabile. Per l'autore, accogliere uno straniero in casa propria è oggi una sfida a causa della criminalità transfrontaliera e della necessità di integrazione sociale. Sebbene vi siano rifugiati legati a conflitti armati e a fenomeni naturali come il cambiamento climatico, la desertificazione, le inondazioni, l'erosione vulcanica, ecc. Con gli sconvolgimenti socio-politici e le crisi socio-economiche nel mondo, in nome dell'integrazione sociale, gli immigrati sono ovunque considerati perturbatori dell'armonia sociale e devono essere espulsi nei loro Paesi d'origine a tutti i costi. Alcuni politici in cerca di legittimità possono sfruttare questa situazione precaria per fini politici. L'autore denuncia la mancanza di alterità nel mondo contemporaneo, ma esorta le autorità ciadiane a mettere in atto meccanismi di gestione della sicurezza preventiva e operativa nelle regioni che ospitano i rifugiati. Gli umanitari devono investire in strutture di base nelle regioni che ospitano i rifugiati.
About the author
DJIMADJIBAYE Djimtangar si è laureato all'Université Catholique de Louvain-La-Neuve (Belgio), all'Université Catholique de l'Afrique de l'Ouest (UCAO), alla Pontificia Università Gregoriana di Roma (Italia) e alla Faculté de Philosophie Saint Pierre Canisius di Kimwenza (Kinshasa), ed è autore di diverse opere su vari argomenti.