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Per ripristinare una pace sostenibile in Africa non è sufficiente porre fine ai combattimenti. L'enfasi posta dall'Unione Africana (UA) sulle "soluzioni africane per i problemi africani" ha generato un crescente interesse sulla natura delle operazioni africane di supporto alla pace (PSO). In particolare, questo studio analizza la Missione dell'Unione Africana in Somalia (AMISOM) sul ruolo che l'operazione svolge nella protezione dei civili. Secondo (Holt et al., 2009), le missioni di pace delle Nazioni Unite (ONU) non avevano linee guida specifiche per la protezione dei civili fino alla fine degli anni Novanta. Continuano a verificarsi casi di violenza contro i civili in molte aree di conflitto dove i peace keepers sarebbero altrimenti intervenuti. Il genocidio in Ruanda nel 1994 ci ricorda il grave impatto della mancata protezione dei civili in situazioni di conflitto (ONU, 2000). Le aree colpite da conflitti sono normalmente ambienti fragili e difficili. Le persone nelle aree di conflitto vivono vite molto instabili e imprevedibili, soprattutto nel Corno d'Africa, dove ha sede l'AMISOM, e anche in altri Paesi in via di sviluppo (Banca Mondiale, 2011).
About the author
Il est titulaire d'une licence en études internationales avec une spécialisation en sécurité int. Il est titulaire d'une licence en études internationales avec une spécialisation en sécurité internationale et diplomatie de l'Université de Nairobi au Kenya. Il a également suivi divers cours sur les opérations de soutien à la paix à l'IPSTC, notamment le cours sur la protection des civils : Le cours sur la protection des civils, entre autres.
