Read more
Questo studio ha esaminato se le differenze individuali nell'inibizione comportamentale contribuiscano ai problemi legati all'alcol e alle altre droghe (AOD) attraverso il meccanismo dell'uso di AOD per far fronte agli affetti negativi, soprattutto nei soggetti con livelli più elevati di perseverazione della risposta. I risultati hanno indicato la mancanza di un'associazione tra l'inibizione comportamentale e i problemi correlati alle sostanze stupefacenti e sono state esaminate le potenziali spiegazioni di questo fenomeno. Le analisi post-hoc hanno fornito un profilo degli indicatori clinici all'interno di un campione a rischio e hanno indicato che l'inibizione comportamentale si avvicina alla significatività come predittore quadratico. Questo studio permette quindi di identificare i fattori di rischio per l'uso problematico di sostanze stupefacenti (livelli moderati di inibizione comportamentale, alti livelli di utilizzo per far fronte alla situazione). Inoltre, la natura inaspettata della relazione tra la perseveranza nella risposta e i problemi legati alle sostanze stupefacenti può indicare una discrepanza tra l'auto-rivelazione e i problemi reali, che può essere attribuita al mancato riconoscimento del comportamento come problematico. I risultati di questo studio forniscono indicazioni sul modo in cui i problemi di riconoscimento dei problemi (PR) possono perpetuare i comportamenti di dipendenza e sostengono l'uso di tecniche cliniche che aumentano i PR.
About the author
Alisa Burpee, docteur en psychologie clinique, a obtenu son doctorat en psychologie clinique à l'université Seattle Pacific. Elle a participé à des recherches sur les jeunes à risque, la toxicomanie chez les adolescents et les adultes, et les thérapies d'appoint pour le syndrome de stress post-traumatique. Elle exerce actuellement en cabinet privé.
