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L'elevato consumo di risorse naturali da parte dell'industria delle costruzioni ha portato a un aumento delle preoccupazioni per la conservazione dell'ambiente, motivando così numerosi studi sull'uso di rifiuti che possono sostituire completamente o parzialmente alcuni materiali, tra cui gli aggregati, riducendo così l'impatto ambientale causato dai rifiuti generati dall'industria delle costruzioni. Tra i materiali più utilizzati c'è il polverino di pietra, un prodotto di scarto del processo di frantumazione delle rocce, il cui utilizzo è molto promettente, visto l'alto costo delle sabbie naturali, la loro scarsità in prossimità dei grandi centri e i danni ambientali che il loro sfruttamento provoca all'ambiente. In questo contesto, con l'obiettivo di sottrarre rifiuti alla natura e applicarli a prodotti alternativi, il presente progetto di ricerca ha cercato di analizzare la fattibilità dell'utilizzo della polvere di pietra come sostituto totale e parziale dell'aggregato per calcestruzzo.
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Laureato in Ingegneria Civile presso l'Università di Campina Grande (UFCG - CCTA), ha lavorato a progetti di ricerca nel settore dei materiali alternativi agli aggregati per calcestruzzo.
