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L'immagine un tempo radiosa delle regioni mediterranee si è visibilmente offuscata negli ultimi decenni a causa dei drastici effetti prodotti dal cambiamento climatico, dal riscaldamento globale e dalla siccità, a cui si affiancano emergenze economiche e sanitarie.
In questa ottica, non sorprende come la natura minacciata dall'uomo sia stata e sia tuttora al centro di numerose rappresentazioni mediatiche ed estetiche dell'area mediterranea. In differenti forme di espressione artistica, tra film e opere d'arte e tra manifestazioni letterarie ed installazioni di varia natura, si riflette sulla dislocazione ecologica, se ne descrivono gli effetti passati e presenti e si ipotizzano conseguenze allarmanti per il futuro.
Da ciò deriva una serie di quesiti di varia natura e portata quali il potenziale conflitto tra l'epistemologia tradizionale del Mediterraneo e i nuovi temi legati all'ambiente (con lo sfruttamento della natura e degli esseri umani) e la ricerca di possibili vie d'uscita dall'attuale crisi. Al centro dei quattordici saggi del volume - che si muovono nel solco dell'ecocritica attuale e dei più recenti studi mediterranei - si situano le diverse rappresentazioni estetiche dei fragili ecosistemi mediterranei.
About the author
Angela Fabris
, Università di Klagenfurt, Austria;
Steffen Schneider
, Università di Graz, Austria.
Summary
L’immagine un tempo radiosa delle regioni mediterranee si è visibilmente offuscata negli ultimi decenni a causa dei drastici effetti prodotti dal cambiamento climatico, dal riscaldamento globale e dalla siccità, a cui si affiancano emergenze economiche e sanitarie.
In questa ottica, non sorprende come la natura minacciata dall'uomo sia stata e sia tuttora al centro di numerose rappresentazioni mediatiche ed estetiche dell’area mediterranea. In differenti forme di espressione artistica, tra film e opere d’arte e tra manifestazioni letterarie ed installazioni di varia natura, si riflette sulla dislocazione ecologica, se ne descrivono gli effetti passati e presenti e si ipotizzano conseguenze allarmanti per il futuro.
Da ciò deriva una serie di quesiti di varia natura e portata quali il potenziale conflitto tra l’epistemologia tradizionale del Mediterraneo e i nuovi temi legati all'ambiente (con lo sfruttamento della natura e degli esseri umani) e la ricerca di possibili vie d’uscita dall’attuale crisi. Al centro dei quattordici saggi del volume – che si muovono nel solco dell’ecocritica attuale e dei più recenti studi mediterranei – si situano le diverse rappresentazioni estetiche dei fragili ecosistemi mediterranei.