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Anche se l'ospedale è considerato un'azienda in tutto il mondo, ciò che interessa al professionista della psicologia è l'oggetto. E in questo caso, l'oggetto è il soggetto e la sua soggettività, il suo dolore, la sua sofferenza, la sua finitudine, il suo processo di terminazione o di guarigione, le sue paure e le sue ansie; il che, in scala, finisce per incidere sia sull'aspetto amministrativo di un ospedale - i suoi costi - sia sul personale, perché i pazienti privi di cure psicologiche tendono a chiedere di più a medici, tecnici, infermieri, nutrizionisti, fisioterapisti, ecc. Il progetto mira anche a rompere il paradigma della difficoltà di inserire gli psicologi nell'ambiente ospedaliero, a imporre la rispettabilità delle conoscenze nella catena gerarchica obsoleta, a esaminare i rapporti quotidiani con pazienti e accompagnatori fragili, a trattare la natura dinamica della psicologia, oltre a molte altre questioni ugualmente pertinenti al tema. L'obiettivo principale di questo progetto è quello di chiarire e dimostrare il ruolo urgente e necessario degli psicologi nell'ambiente ospedaliero, nonché di condividere le problematiche vissute all'interno di un ospedale di riferimento per il trattamento del cancro negli adulti, dove le richieste emergono ininterrottamente.
About the author
Ha studiato Giurisprudenza. Si è laureata in Psicologia. Ha lavorato sulle basi analitiche della psicoanalisi, svolgendo attività di consulenza psicologica con i bambini; ha svolto un tirocinio di un anno presso l'ospedale oncologico, utilizzando la tecnica della psicoterapia breve. Ha pubblicato un articolo sull'argomento sulla rivista Psicologia.PT. Ha tenuto una conferenza sulla schizofrenia e i suoi effetti al 5° Congresso di Scienza e Professione.
