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I bioreattori a membrana sono stati ampiamente utilizzati nel trattamento biologico delle acque reflue. Le membrane utilizzate in questo tipo di tecnologia sono prodotte da materiali sintetici, organici o inorganici. Tuttavia, le membrane possono anche essere formate dalla deposizione di particelle solide, colloidi, materiali polimerici, nonché cellule microbiche e flocs, su un supporto inerte durante il processo di filtrazione e, se accoppiate a un bioreattore, diventano un unico sistema chiamato bioreattore a membrana dinamico (DMBR). Questo tipo di bioreattore, pur mantenendo i solidi e i microrganismi presenti nel sistema, rimuove il materiale organico facile e difficile da degradare, riducendo i costi di trattamento e rendendolo vantaggioso rispetto ai bioreattori a membrana convenzionali (BRM). In Brasile, questa tecnologia è relativamente nuova e ancora poco esplorata. Pertanto, questa rassegna mira a valutare le prestazioni dei BRMD nei sistemi di trattamento anaerobico delle acque reflue. Oltre ai vantaggi e agli svantaggi di questo tipo di sistema rispetto ai BRM convenzionali (micro e ultrafiltrazione), vengono descritti i fenomeni di BRMD.
About the author
Jacob Chimuca - Dottorato di ricerca in Ingegneria ambientale presso l'Università statale di Paraíba, Brasile, nel settore della qualità dell'acqua. Professore di educazione ambientale presso l'Università Eduardo Mondlane, Mozambico.
