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Conclusioni: il potenziale dei social media negli sforzi di costruzione della pace è innegabile, in quanto offre opportunità senza precedenti per connettere, coinvolgere e mobilitare individui e comunità nel perseguimento della pace e del cambiamento sociale. Nel corso di questa esplorazione, abbiamo esaminato l'impatto trasformativo dei social media nel sensibilizzare, promuovere il dialogo, mobilitare l'attivismo e costruire comunità virtuali dedicate agli obiettivi di costruzione della pace.Tuttavia, per concludere, è essenziale riflettere sulle sfide e sui limiti insiti nello sfruttamento dei social media a fini di peacebuilding e considerare le strategie per massimizzarne il potenziale, mitigandone al contempo i rischi.In primo luogo, è chiaro che i social media sono emersi come una potente piattaforma di sensibilizzazione sui conflitti, le violazioni dei diritti umani e le ingiustizie sociali in tutto il mondo. Amplificando le voci delle comunità emarginate, delle vittime di violenza e dei costruttori di pace di base, i social media consentono agli individui di condividere le loro storie, di sostenere il cambiamento e di mobilitare il sostegno su scala globale.
About the author
Divaincy Marcus è una studentessa del Campus di Trincomalee dell'Università Orientale dello Sri Lanka, laureata in Scienze della Comunicazione. I suoi campi di ricerca comprendono i media, le scienze sociali e l'armonia.
