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Nel contesto marocchino sono stati condotti diversi studi sulla questione della verginità e del sesso prematrimoniale, alcuni dei quali risalgono agli anni Ottanta e Novanta. Tuttavia, pochi di essi sono stati incoraggiati a esaminare il modo in cui i marocchini definiscono la verginità e la perdita della verginità. Dati i confini e i limiti di questi studi, in questo libro cerco di esaminare il modo in cui i marocchini definiscono la verginità, le pratiche sessuali che portano alla perdita della verginità e quindi la misura in cui i significati storicamente assegnati a un imene intatto sono ancora validi. I cambiamenti che il Marocco sta subendo hanno sicuramente avuto un impatto diverso sul modo in cui i marocchini identificano la verginità femminile. Affinché le ragazze possano mantenere intatto il loro imene come manifestazione della loro verginità, alcune di loro sono più propense a ricorrere a pratiche sessuali alternative, sia che si tratti di sesso superficiale, orale o anale, sia che si tratti di interventi medici per ripristinare efficacemente il loro imene. Alla luce di tutto ciò, si ipotizza che il concetto di verginità femminile in Marocco sia stato ridefinito e non sia più legato all'integrità dell'imene, a causa delle eccessive transizioni sociali e sessuali a cui il Marocco ha assistito.
About the author
Mohammed GHARJOUM è un insegnante di scuola superiore marocchino. Ha conseguito la laurea in studi inglesi nel 2013 presso l'Università Mohammed 1st di Oujda e il master in studi femminili e di genere nel 2015 presso l'Università Sidi Mohammed Ben Abdallah di fes. I suoi interessi di ricerca comprendono vari argomenti nel campo degli studi di genere e degli studi culturali.
