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L'ADHD è uno dei problemi dello sviluppo infantile più studiati, che negli ultimi anni ha suscitato un interesse insolito nella comunità scientifica, ma anche in altri attori che vivono a stretto contatto con questo disturbo, come medici, psicologi, insegnanti, educatori e genitori di questi bambini. Nonostante i significativi progressi scientifici e l'ampia divulgazione, ci riferiamo ancora a un argomento avvolto da miti e idee sbagliate che necessitano di un chiarimento per poter comprendere meglio gli studenti con ADHD, salvaguardando così un'adeguata consulenza scolastica per questi bambini e assicurando anche un importante contributo a chi si confronta quotidianamente con il problema, come gli insegnanti, la cui conoscenza di questo disturbo è empirica e le loro azioni/relazioni con questi studenti intuitive e il più delle volte non le più appropriate. È opinione condivisa che i sintomi principali dell'ADHD giochino un ruolo decisivo nell'emergere dei problemi associati nel contesto scolastico. Allo stesso tempo, la letteratura sottolinea che l'alto grado di comorbilità nell'ADHD peggiora la prognosi in questo ambito. Dobbiamo saperlo per poter intervenire.
About the author
Direttore pedagogico presso l'EPHTM. Laurea e Master in Scienze dell'Educazione presso FPCE-UC. Laurea specialistica in Gestione delle risorse umane presso l'EEG-UM. Dottorato di ricerca in Scienze dell'infanzia presso l'IE-UM. Le sue aree di interesse e ricerca si concentrano sulle Scienze dell'Educazione e sulla Psicologia, con particolare attenzione ai disturbi del neurosviluppo.
