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Con l'accelerazione della crescita demografica sul pianeta, l'umanità sta esaurendo le risorse naturali e inquinando l'ambiente nella tecnosfera che ha creato per soddisfare i suoi bisogni crescenti, tanto da raggiungere un punto di divergenza nel suo sviluppo. Per sopravvivere, deve abbandonare l'ambiente della comunicazione virtuale o tornare al mondo reale della sua esistenza naturale. Analizzando le regolarità dello sviluppo della civiltà secondo il programma WorldOne, è possibile una previsione apocalittica della morte dell'umanità già nei prossimi 20-30 anni. Le élite al potere degli Stati non ne tengono conto e, cercando di non cambiare nulla nel sistema consolidato di gestione dell'economia mondiale, non tenendo conto della crisi del cambiamento delle relazioni sociali, sono impegnate a rafforzare il loro benessere, continuando ad affermare il mito dell'esistenza della democrazia in questo mondo. La natura, cercando di proteggere se stessa, forma così i bisogni naturali dell'uomo che la formazione di rifiuti nella tecnosfera diventa un'inevitabilità e limita il tempo della sua vita. Il risparmio delle risorse della tecnosfera rimane l'ultima e unica possibilità di preservare la natura sulla Terra e di gestire l'attività di vita della sua popolazione in modo tale.
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Gladun Victor Deamidovich - Professor, Vollmitglied der Internationalen Akademie der Wissenschaften der Informationsprozesse und -technologien.
