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Forse tutto il pathos di quest'opera consiste non solo nel costruire una teoria che descriva il sistema dell'arte come forma di coscienza, ma anche nello studiare i fondamenti di questo sistema (il gusto e il mito come inizi dell'arte nella loro dialettica) nel processo di determinazione dello status dell'arte come fenomeno originale, autosufficiente, non riducibile esclusivamente a un oggetto o a un soggetto, alla società o all'individuo. L'arte non è né una somma né un riflesso della coscienza altrui, ma di fatto - e questo è il tono personalistico dei prolegomeni di questo lavoro - un'Essenza indipendente! L'arte non è una realtà parallela in cui l'uomo fugge dall'umorismo dell'esistenza quotidiana, ma una forma unica di consapevolezza spirituale, una consapevolezza dell'universalità dell'essere stesso. L'arte è una sfera di attività spirituale e materiale in cui non c'è imitazione dei fenomeni organici o adattamento ai fenomeni naturali dei colori, della pietra, del metallo, del suono, ecc. ma si dà loro vita. La creatività, infatti, è innanzitutto un processo di rivitalizzazione della materia, è un ciclo di traduzione della materia artistica in "carne artistica", nel processo di creazione di opere d'arte.
About the author
Vladimir (Georgian: Vladimer) Asatiani, PhD, artist, born in 1955. 1955. Author of paintings and scientific works on aesthetics. He graduated from the Tbilisi State Academy of Arts in 1977. After completing postgraduate studies at the Institute of Philosophy of the Georgian Academy of Sciences, he defended his dissertation in 1991. 1993-2006 he headed the chair of the Department of Fine Arts and Fine Arts of the Georgian Academy of Sciences.
