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Lo studio si basa sul problema individuato dal PNAD realizzato dall'IBGE nel 1976, dove l'indicatore di base "identificazione razziale" ha generato un grosso problema di interpretazione da parte degli scienziati sociali, poiché i brasiliani intervistati hanno risposto a 135 colori per indicare la classificazione del colore/razza che si attribuivano. Questo studio è nato principalmente da due domande: qual è la peculiarità del modo in cui vengono costruite le relazioni razziali in Brasile, dal momento che gli indicatori mostrano che la maggior parte della popolazione è consapevole dell'esistenza del razzismo nel Paese, ma, come controsenso, queste stesse persone non si considerano razziste ed evitano le discussioni che generano conflitti in questo ambito? In base a quale logica (o logiche) si basa il nostro modo di pensare e classificare in termini di colore e razza, dove si privilegia una varietà di terminologie, come moreno, moreno claro ed escurinho, a scapito di categorie bipolari come bianco e nero? Attraverso dati etnografici, queste domande sono sviluppate in questo libro come una possibile interpretazione del complesso sistema di classificazione razziale del Brasile.
About the author
Tiago Luís Coelho Vaz Silva è professore presso l'Università Statale del Pará (UEPA) e presso il Dipartimento di Educazione dello Stato del Pará (SEDUC-PA). Ha conseguito un Master in Antropologia sociale presso l'Università Federale di Santa Catarina (UFSC) e sta attualmente studiando per un dottorato in Scienze sociali presso l'Università statale di Campinas (UNICAMP).
