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Dobbiamo fare riferimento alla prescrizione in materia penale, che costituisce un limite allo ius puniendi, un limite che gli Stati stessi stabiliscono. La prescrizione non può essere concepita come un diritto del responsabile di un reato, ma come un'autolimitazione del potere punitivo dello Stato. Questa affermazione è evidente nel fatto che l'imputato non può rinunciare alla prescrizione, poiché le ragioni politico-criminali della prescrizione, di ordine sociale, sono al di sopra dell'interesse dell'imputato a dimostrare la propria innocenza. In pratica, la prescrizione è un istituto che libera la responsabilità che deriva dalla commissione del reato, attraverso il decorso di un certo periodo di tempo che pone fine al diritto dello Stato di comminare la pena. È una causa di estinzione della responsabilità penale che agisce dopo la commissione del reato, estendendosi oltre la pena. La non applicabilità della prescrizione si spiega perfettamente con una concezione del diritto penale come strumento necessario per preservare un certo ordine sociale, quando si tratta di crimini come quelli contro l'umanità, in quanto il loro perseguimento e la loro punizione continuano a essere necessari finché gli autori sono in vita.
About the author
Mgtr. Alba Maria Gonzalez Rolón-Faculté de droit et de sciences sociales de l'université nationale d'Asunción. Siège à Asunción-Diplômée en planification et gestion stratégique nationale de l'IEEE, promotion XLI.-Diplômée de l'Université de défense nationale. Centre d'études de défense hémisphérique. Washington D. C.