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L'instabilità politica e giuridica che generalmente regna nei Paesi che ricevono investimenti diretti esteri ha portato gli investitori a richiedere sempre più spesso l'inclusione di clausole di stabilizzazione e intangibilità nei contratti di investimento. Gli investitori utilizzano queste clausole non solo per tutelarsi dal rischio di modifica unilaterale della legge applicabile al contratto di investimento, ma anche e soprattutto per evitare qualsiasi modifica unilaterale del contratto da parte dello Stato ospitante. I contratti di investimento sono contratti a lungo termine che interessano settori sensibili dell'economia nazionale degli Stati ospitanti e che, il più delle volte, innescano l'esercizio del potere sovrano da parte di questi ultimi. Per molto tempo, queste clausole sono state utilizzate nei contratti di investimento. Per molto tempo, nei contratti di investimento sono state utilizzate queste clausole che obbligano lo Stato a derogare all'esercizio della sua sovranità e a rinunciare alle sue prerogative di autorità pubblica. Tuttavia, lo Stato riesce sempre a violarle e ci si chiede quale sia la loro portata. Ammettendo che alcune situazioni possano giustificare l'azione dello Stato, è chiaro che queste clausole hanno un'influenza.
About the author
Sono FOUODJI Ferdinand, nato il 28 febbraio 1990 a Batcham, originario di Bamboutos, nel Camerun occidentale. Sono un avvocato d'impresa e ho conseguito un master in diritto commerciale e societario presso l'Università di Dschang e un master in contenzioso commerciale e arbitrato presso l'Università Cattolica dell'Africa Centrale.
