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Nel mese di maggio del 1949, il 18, 19 e 20, la città di Maceió subì una grave perturbazione che cambiò il modo di agire e di vivere di un gran numero di persone. La città e le persone che la abitano furono sconvolte. Si verificò un fenomeno naturale, una tempesta d'acqua. Questo disastro naturale consiste nella caduta di acqua dal cielo senza sosta per diverse ore o giorni. Questo fenomeno naturale può assomigliare alle grandi opere tragiche che si svolgevano nell'Antica Grecia. Le tragedie greche erano rappresentazioni teatrali messe in scena nel V secolo a.C. che mostravano le disgrazie causate dagli esseri umani e dalla loro umanità. La tragedia nacque come culto religioso al dio Dioniso e l'intento era quello di mostrare il passaggio dalla buona alla cattiva sorte. Attraverso le tragedie i Greci cercavano di dare segni, sensi e significati alla loro esistenza nel mondo. Attraverso la tragedia cercavano di ricostruire i processi del mondo, nel mondo. Alcuni fatti che accadono nella nostra esistenza non sempre sembrano avere un significato immediato, tuttavia accadono e ci fanno dare un senso a ciò che apparentemente non ne ha. E ciò che accadde in quel mese di maggio del 1949 fu qualcosa di fuori dall'ordinario.
About the author
Professore di Educazione di Base, Tecnica, Tecnologica e Superiore (EBTT), presso l'Istituto Federale di Educazione, Scienze e Tecnologia dello Stato di Alagoas (IFAL) - Campus Maceió, dottorando in Scienze Sociali presso PPGCS / UNISINOS (2016 - ), Master in Sociologia presso PPGS / ICS / UFAL (2009), laureato e abilitato in Scienze Sociali presso ICS / UFAL (2003).
