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Secondo la struttura religiosa dell'Iran, la maturità per le ragazze inizia con la prima mestruazione mensile, considerata come la soglia di passaggio dall'infanzia all'età adulta, che avviene intorno ai 9 anni. Sebbene il matrimonio precoce si applichi sia alle ragazze che ai ragazzi, in realtà l'amara realtà della società indica che le conseguenze e gli effetti del fenomeno del matrimonio infantile sulle ragazze sono molto più gravi e pericolosi. Le statistiche ufficiali e statali indicano che in Iran si sposano tra i 500 e i 600 mila bambini all'anno. Attualmente, nel Paese ci sono circa 14.000 vedove bambine e, secondo le stime delle Nazioni Unite, il 17% di tutti i matrimoni in Iran avviene al di sotto dei 18 anni. Questa ricerca di gruppo sul campo, come sforzo per esporre e approfondire la comprensione della questione del matrimonio infantile in Iran, ha attirato l'attenzione di attivisti civili, responsabili politici del governo e alcuni rappresentanti parlamentari e deputati. Ha fatto da sfondo alle proposte di innalzare l'età minima per il matrimonio infantile, modificando l'articolo 1041 del Codice civile.
About the author
Kameel Ahmady is a British-Kurdish Iranian scholar working in the field of social anthropology, with a particular focus on gender, children, ethnic minorities, and child labour.
