Read more
Con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, molte persone si lasciano sopraffare e credono che tutto vada bene con la tendenza alla "sofisticazione". Gli esperti sanno che non è così, a meno che le implementazioni specifiche non siano orientate di conseguenza. Il campo che studia la questione è quello dell'"Etica", in cui si considerano diversi fattori di beneficio per la società. Ogni tecnologia può essere un elemento che contribuisce al potere. Di conseguenza, è necessario elaborare e implementare, insieme ai progressi tecnici, la necessità di prevenire la corruzione di tali poteri. Nonostante tutte queste caratteristiche, prevalgono le paure e le preoccupazioni dovute ai pregiudizi dell'IA. È necessario condurre studi distinti sull'etica nell'IA per comprendere bene le radici di tali timori e preoccupazioni. L'obiettivo successivo è quello di formulare linee guida etiche appropriate e percorsi di implementazione da incorporare nelle procedure di sviluppo. Un modo per farlo è scavare nelle critiche all'IA fino a livelli seri o non identificati in precedenza, anche se alcuni possono considerarle inquietanti o pessimistiche, e formulare studi appropriati su di esse. L'obiettivo etico di produrre miglioramenti puliti/lavorabili/accettabili nell'IA, soprattutto per quanto riguarda i fattori umani, può essere elaborato.
About the author
Il dottor Mohammad Kaleem Galamali ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Tecnologia di Mauritius (UTM) dall'aprile 2022, lavora come docente senior di ICT presso l'Université Des Mascareignes (UDM), Repubblica di Mauritius ed è un ricercatore accademico in prospettive teoriche di pervasive computing, e-learning, prospettive etiche/visionarie in ICT, OS e Networking.
