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Uno degli indicatori più importanti e più evidenti della salute dell'ambiente accademico è il numero di studenti che continuano ad avanzare regolarmente nel corso. Ogni volta che uno studente abbandona (evasione), questa situazione indica l'esistenza di un qualche tipo di disturbo o disadattamento che ha portato lo studente ad allontanarsi dai suoi obiettivi di avanzamento in un corso specifico. Le motivazioni non sono necessariamente negative, ma causano inquietudine nell'ambiente accademico. L'insegnante, i colleghi e il sistema amministrativo considerano questa perdita con un certo rammarico. È chiaro che esiste un fenomeno mondiale di cambiamento dell'interesse delle persone per lo studio. Il fenomeno è caratterizzato da un aumento degli abbandoni, insieme a un aumento degli insuccessi nelle materie di base (ritenzione) e a una minore richiesta di posti esistenti (rifiuto). Questa situazione sta mettendo in crisi il sistema universitario, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del mantenimento di corsi con alti abbandoni e bassa domanda. Questo lavoro analizza il fenomeno e propone alcune azioni basate sulle esperienze e le testimonianze raccolte e organizzate dagli autori in più di 30 anni.
About the author
Prof. Nelson, Chimico, MSc Chimica, Dr. Fisica, Post-Doc in Igiene e Ambiente. Ha 36 anni di esperienza nell'istruzione superiore. Ha lavorato presso Udelar e UERGS e lavora presso Unipampa dalla sua fondazione nel 2006. Prof. Cassiane, ingegnere agronomo, laurea in geografia, dottorato in scienze del suolo. Ha lavorato presso l'UFSM e attualmente lavora presso Unipampa, dal 2019.
