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Il settore privato ha svolto e continua a svolgere un ruolo decisivo nella definizione delle politiche relative ai beni basati sulla conoscenza. Il risultato è una battaglia impari tra l'accesso alla conoscenza e l'accesso al mercato, che favorisce il secondo rispetto al primo. Uno scenario così squilibrato colpisce soprattutto il Sud del mondo, ma ha implicazioni per i cittadini di tutto il mondo. L'Agenda per lo Sviluppo dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI), che è stata sostenuta e progettata dai governi dei Paesi in via di sviluppo in collaborazione con una coalizione di governi, accademici, società civile e ONG di interesse pubblico sia del Nord che del Sud, è un tentativo di portare un equilibrio in questo scenario. Tuttavia, l'Agenda di sviluppo sta incontrando opposizione e, nonostante la natura unica della coalizione che la sostiene, l'esito è incerto.
About the author
Consultor de PI e Direito da Internet. Consultor na Casa Brasileira de Rep., para Internet, direitos de autor, patentes, cibercriminalidade (2012-2017). Projecto de Lei-Quadro da Internet no Brasil ("Marco Civil"). Doutoramento em Direito (S.J.D.) na Duke University, e LL.M. em PI (Londres). Instrutor convidado na Duke Law (2011). Orador no Supremo Tribunal do Brasil, Harvard, WIPO.
