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La prima guerra mondiale ha causato una crisi nell'etica della mascolinità per i mennoniti nordamericani. Ha segnato il loro primo contatto forzato in tutto il continente con stati militanti coinvolti in una guerra di massa popolare. Essendo un popolo internamente diviso, appartato, pacifista e principalmente di lingua tedesca, non era preparato per la sfida che la mascolinità militante poneva agli uomini mennoniti. Gli insegnamenti mennoniti sulla guerra erano coerenti solo con l'umiltà maschile, non con il pacifismo. La risposta degli uomini mennoniti fu complessa e alcuni uomini risposero alla guerra sviluppando nuove preoccupazioni per la dottrina della chiesa e per il lavoro di soccorso globale, tendenze che rafforzarono le chiese mennonite. Tuttavia, gli impatti dannosi della crisi si riflettono nei dati demografici degli uomini mennoniti che stavano ancora formando la loro mascolinità al tempo della guerra. Questi documenti rivelano morti precedenti, un rapporto più elevato di matrimoni terminati con la morte della moglie e livelli più elevati di esogamia. L'effetto più sorprendente è stato il cambiamento del rapporto tra i sessi tra i loro figli, con un rapporto più elevato tra maschi e femmine, specialmente per il primogenito. Il precedente fallimento discorsivo in etica era correlato a un fallimento comportamentale a lungo termine.
About the author
Dr. Bruce Hiebert heeft een Ph.D. in historische ethiek van Simon Fraser University, British Columbia, Canada. Hij is een bekroonde instructeur in zaken, geschiedenis, filosofie en religie.
