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Si tratta di mostrare come il legislatore congolese ha saputo dimostrare la sua volontà di proteggere l'interesse dell'alunno che sarebbe sottoposto a condizioni disumane, in relazione alla considerazione pedagogica considerata come parte della sua educazione.Questo argomento è stato oggetto del nostro studio da un punto di vista giuridico e pedagogico, basato in primo luogo sul modo in cui gli insegnanti trattano gli alunni sottoponendoli a lavori manuali e punizioni corporali, che, secondo loro, sono coperti dalla legge quadro sull'istruzione primaria, secondaria e tecnica. Così come il lavoro che non beneficia i bambini, per esempio l'autofinanziamento che beneficia gli insegnanti. Questo comportamento disturba il normale sviluppo del bambino.Per i pedagogisti, questo comportamento contribuisce allo sviluppo educativo, mentale e fisico dell'alunno; mentre per i giuristi (i legislatori congolesi), è una flagrante violazione della suddetta legge e della Carta africana dei diritti umani.
About the author
KASONGO MALANGO André Licenciada en Derecho Económico y Social por la Universidad de Kabinda, 2012-2013;Asistente en el Instituto Superior Pedagógico y Técnico de Kabinda;Asesor jurídico de la Comunidad CEC y de la Asociación de Jóvenes Manipuladores de Lomami, así como del Instituto Superior Pedagógico y Técnico de Kabinda.
