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La nozione di produzione spaziale diventa (ancora più) complessa perché non solo è inscritta nella materialità, e molte volte non ne ha bisogno.Quello che cercherò di mostrare qui è la conferma della fine della città, interpretando la città in modo spettacolare come uno scenario; cioè la città di cui parlerò, messa come un momento specifico dell'urbano, è fallace: è interpretata solo come un momento di ciò che è falso, fittizio. Né è meno reale. Se la società è quella dello spettacolo le città sono il suo scenario per eccellenza.Il capitale fittizio è spazializzato e lo spazio è fittizio. Il capitale fisso si trasmuta in capitale fisso in immagini.Il processo passa da uno spazio astratto all'altro. L'astrazione reale che astrae la realtà: il reale ridotto all'immagine. La realtà comincia ad esistere dopo essere stata fatta e mediata dall'immagine.
About the author
Doctorado en Geografía Humana de la Universidad de São Paulo. Profesor e investigador de la Universidad Federal de Goiás. Se ha dedicado a los estudios e investigaciones sobre la crisis de la ciudad, la vida cotidiana urbana y los espacios escolares.
