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Viaggiare è come andare in un altro luogo, ma pure in un'altra dimensione, nella parte più recondita della nostra anima. Ed è proprio questo il percorso che Lucy intraprende, dopo che l'assenza del padre ha lasciato un vuoto enorme nella sua vita. Più che la visita alle tante città dell'Europa, lei scandaglia le personalità di chi incontra e da cui riceve le confessioni sulla rispettiva personale esistenza.
Il risultato è una quasi uniforme condizione dell'essere umano, dove esistono i sogni, le delusioni, il coraggio di affrontare le nuove sfide e, infine, la voglia di immergersi nella vita. Nonostante le mille contraddizioni, essa è un momento bello di cui sappiamo molto meno di quanto si creda. Ed è sempre presente l'amore, nelle sue tante sfaccettature, ma soprattutto nella intrigata incomprensione della sua spiritualità.
Teresa come Noemi, Isabel come Marta, Maria o Marlen, parlano tutte di una "vita canaglia", di amori "dannati". Da Roma a Londra, oppure da Marsiglia ad Atene, in realtà quelle donne sono i molteplici aspetti e le facce differenti di una stessa persona: Lucy, la trepidante, inquieta e libera protagonista di una storia che si infila nei meandri della psiche umana. È sempre lei che viaggia in quei luoghi misteriosi, dove è spesso complicato trovare la pace e la felicità cui tutti aneliamo su questa Terra.
