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Dietro le controversie, la mediocrità diffusa e la presa in carico affievolita dell'istruzione, nel presente trattato si è argomentato di come la scuola nel corso del tempo, abbia perso prestigio e di come il diradarsi del senso di responsabilità abbia portato alla nascita di nuove esigenze e, con esse, alla soluzione individuata in risposte educative alternative. In particolar modo l'attenzione si è focalizzata sull'homeschooling e sulle scuole libertarie. Si evidenzia come nonostante l'idea di scuola appaia politicamente e culturalmente debole, il senso del bene comune, tuttavia, non si disgrega spontaneamente ma è il frutto dell'interazione di un insieme di variabili che sono state argomentate nel corso della trattazione, in particolare nel primo capitolo. In primis si è visto come la scuola senza una fondazione politica, culturale e pedagogica capace di creare una responsabilità collettiva restringe i confini delle proprie aspirazioni e rifugge dal pensiero solido che, in passato, aveva ispirato la formazione scolastica. Le polemiche spengono sul nascere il valore della condivisione, della solidarietà e, non da ultimo, dell'ascolto tra le scuole.
About the author
Valentina Crescimone, laureata in Scienze dell'Educazione presso l'Università degli Studi di Torino, consegue la laurea specialistica in Scienze Pedagogiche. Pedagogista e docente, lavora nell'ambito della formazione e dell'educazione. Appassionata in materia cinofila, ama la scrittura, la fotografia e il sociale.
