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Cosa significa realmente comunicare? Può equivalere a parlare? No, perché, come afferma Ricci.Butti: "La parola rappresenta soltanto una delle possibili forme di comunicazione e non sempre è la più completa e corretta." Persone con disabilità riescono a compensare il loro deficit attraverso l'utilizzo degli altri sensi funzionali, mentre chi non presenta alcuna disfunzione sensoriale, molto spesso, si limita a utilizzare il canale verbale. In questo modo, oltre alla comunicazione viene meno la percezione e la conoscenza di se stessi. In ambito riabilitativo si è sviluppata la Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.). Le sue tecniche comunicative si sostituiscono al linguaggio e alla scrittura e rappresentano un significativo ausilio in molteplici situazioni. Tuttavia, stiamo dimenticando di possedere un enorme strumento di comunicazione: il nostro corpo. Siamo tutti un po' disabili nel completo utilizzo dei nostri sensi!
About the author
Giulia Balestro (Perugia, 30/06/1991) è una psicologa (n.1219 Albo sez. A degli Psicologi dell'Umbria), specializzanda nella Terapia Centrata sul Cliente. Ha frequentato l'Università degli Studi di Perugia e la L.U.M.S.A. di Roma presso la quale si è laureata in Psicologia Clinica del ciclo di vita. Da anni lavora con bambini e adolescenti.