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Excerpt from Rivista Marittima, Vol. 11: Secondo Trimestre 1878
Per vero io non ne feci esperienza e forse anche tutto ciò altro non è fuorchè una chinesaggino un po' meno complicata della prima, e potrebbe darsi invece che si limitassero a spal mare o verniciare di lacca i loro aghi magnetici per guaran tirli dalla ruggine alla quale dovevano andare soggetti pal con tatto dell'acqua in cui venivano posti a. Galleggiare.
Se la virtù e l'uso dell'ago magnetico erano noti, com'è fuor di dubbio, ai chinasi, dovevano esserlo pure ad altri p0p01i civili dell'asia; difatti sappiamo che nell'india davasi all'ago o Sprau ghatta metallica, od alla riunione di essa col suo galleggiante, ora la forma d'un piccolo pesca, ora quella. D'una lucertola; ed è molto probabile che i bizantini e gli italiani dessero alla loro ca lamita o ranetta quella d'una ranocchio. Un' asticella o lamina di metallo posta a galleggiare sopra. Due pezzetti di canna si presta perfettamente a rappresentare questa figura.
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