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Excerpt from Bullettino dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica per l'Anno 1884: Bulletin De l'Institut De Correspondance Archéologique Pour l'An 1884
Decembre 28: mum: continuò il suo ragionamento sull' atrio di Vesta, ed avendo nominato il olivo della Vittoria, a proposito della topografia generale della con trada abitata dalle Vestali, ne trasse argomento per dichia rare: che il tempio della Vittoria fu scoperto in buono stato di conservazione circa l'amio 1728; che conser vava ancora in quell'epoca le proprie iscrizioni monumen tali tanto della republica quanto dell'impero. Parlo quindi del locus Vestac del tempio, della Regia, del l'atrio, del boschetto, dimostrando: che il boschetto appartiene alla topografia antichissima della città., dimo dochè invano se ne cercherebbero le tracce nel periodo imperiale; che la Regia, già. Ceduta da Augusto alle Vestali, cessò di esistere come edifizio a parte o con l'incendio neroniano, o col commodiano; che Giulia Domna fu l'ultima ricostruttrice dell'atrio e del tempietto. Descrisse quindi l'architettura e la disposizione dell'atrio e del tempietto: i monumenti scritti e figurati che essi contenevano; descrisse le fasi dell'ultima lotta fra il poli teismo ed il cristianesimo, la catastrofe del 394, e le vicende della fabbrica, a partire dalla scppressione del sodalizio fino agli scavi odierni. Propose quindi una pre gevole iscrizione dedicata a Vulcacio Rufino, avunculo di Giuliano Apostata nel vestibolo della sua casa urbana.
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