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Questo libro narra le vicende di un uomo. Parla di un avvocato del sud, troppo giovane per esser un adulto e troppo vecchio per esser considerato un giovane. È un libro che prova a descrivere una vita, la sua esistenza rara ed essenziale, la stessa che il più delle volte si consuma senza troppa preoccupazione. Una vita fatta da una sequela interminabile di momenti e di eventi che ci spostano e ci dirigono, facendoci diventare quello che siamo. Quello che abbiamo. Sono istanti che si nutrono d'importanza. E la vita non è uguale per tutti. Ha il peso che gli carichiamo con le nostre azioni e con ciò che ci accade. E raramente, durante quella caotica e cadenzata sequenza di eventi, si riesce a carpirne l'importanza. Non sappiamo scorgerne la cogenza e la forza che quel determinato momento può riverberare nelle nostre vite. Il più delle volte ce ne accorgiamo troppo tardi. Altre volte, invece, speriamo soltanto che sia un qualcosa di transitorio. Confidiamo affinché non lasci strascichi. Ma in alcuni casi, seppur rari, ci si accorge persino della meraviglia che il destino ci sta gelosamente serbando. Non lo si avverte con la ragione. Lei ci arriva dopo. C'è di più. È la meraviglia di un evento che ci cambia la vita. Lo senti quando accade. Ti contrae il respiro. Sono sensazioni che spingono a credere, nonostante tutto, in qualcosa di più grande. In qualche cosa che sia altro da noi. E questa sensazione, tanto vicina al senso del divino, fu ciò che gli accadde durante quel freddo mese di febbraio... Questa è la storia di un uomo. Una persona come tante che ha avuto il dono ed il coraggio di lasciarsi alle spalle un passato che non amava più per inseguire il suo destino.
