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Il grande saccheggio. Da zar Boris alla presa di potere di Putin, diario di una democrazia mancata

Italian · Hardback

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Il passaggio dal comunismo al capitalismo, iniziato negli anni Novanta, è stato molto doloroso per i russi. In quegli anni la Russia è diventata un paese fuori dalla portata della maggior parte dei suoi abitanti. Quello che era uno stipendio decente in tempo sovietico, poche settimane dopo il crollo dell'Unione è diventato appena sufficiente per comprare un chilo di formaggio. I giovani riformatori dell'entourage del presidente Boris Yeltsin, che hanno ideato il piano per guidare il Paese verso l'economia di mercato e la democrazia, sono additati come i responsabili di questo declino. Il sogno dei giovani riformatori finisce il 17 agosto del 1998, quando il premier Sergei Kirienko dichiara la bancarotta. Yeltsin è malato, alcolizzato; il potere è in mano agli oligarchi, il popolo è stanco e sogna un leader forte. La crisi apre a Vladimir Putin la strada della presidenza. Sapere cosa hanno vissuto i russi negli anni di passaggio dal comunismo all'economia di mercato è fondamentale per capire la Russia di oggi e l'enorme popolarità di Putin, che nel momento in cui scrivo gode dell'80% del consenso tra i cittadini.

Product details

Authors Francesca Mereu
Assisted by G. Cicaloni (Illustration), C. Porrini (Editor)
Publisher Le Mezzelane Casa Editrice
 
Languages Italian
Product format Hardback
Released 01.01.2018
 
No. of pages 256
Series Historica
Le Mezzelane Casa Editrice
Historica
Le Mezzelane Casa Editrice

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