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Nei primi dell'Ottocento la Spagna e Napoli sono due Regni la cui storia politico-costituzionale è legata a doppio filo: Giuseppe, fratello di Napoleone, dalla Spagna emana una Costituzione per il Regno di Napoli, del quale era stato re fino a pochi giorni prima. Gioacchino Murat, che aveva sperato di ottenere il trono spagnolo, riceve il Regno di Napoli. Sia il Regno di Napoli che la Spagna nel 1808 si ritrovano sotto la dominazione francese e con lo stesso Statuto costituzionale: in Spagna Giuseppe Bonaparte e la Costituzione di Baiona del 1808, a Napoli il cognato Gioacchino Murat con uno Statuto costituzionale analogo (Baiona) a quello che era stato appena emanato per la Spagna. Mentre gli spagnoli si preparavano ad intraprendere una guerra di Indipendenza contro l'invasione delle truppe napoleoniche organizzando una guerriglia, nel Regno di Napoli solo la Sicilia avanzerà al re una formale richiesta di autonomia amministrativa nell'ambito dell'unico Regno e sotto l'unico monarca. Nel 1812 in Spagna viene emanata la Costituzione di Cadice, poi adottata, in seguito ai moti carbonari nel napoletano del 1820, dal Regno delle Due Sicilie.
About the author
Angelo Grimaldi (nato a Trapani nel 1960), è professore di ricerca di Diritto e Storia Costituzionale nel DISES, Centro di Ricerche Giuridiche e Politico-Costituzionali, sede di ricerca di Forlì. Tra le ultime pubblicazioni: La Costituzione Siciliana del 1812, Revista de Derecho, 48/2017, Universidad del Norte, Colombia.