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Perché un nuovo libro su Mircea Eliade? Le risposte potrebbero essere tante e diverse: perché, senza essere un filosofo, egli è stato uno dei pensatori più influenti del XX secolo; perché ha segnato una svolta cruciale nello studio dei fenomeni religiosi; perché una parte notevole della sua opera è ancora ignota o malnota al pubblico colto e di non facile accesso anche agli specialisti accademici; perché sul suo conto si è ormai diffusa una leggenda nera per dissipare la quale è indispensabile che si diffonda la conoscenza dei documenti originali inquadrati filologicamente nel loro contesto storico. Ma si riassumono in fondo in una: interrogarsi su Eliade, la cui vita è stata quasi coeva del secolo testé trascorso, è come interrogarsi sulla storia spirituale di un passato in cui affondano le nostre radici presenti. L'Italia, non solo quella del Rinascimento, è stata quasi una seconda patria per il romeno Eliade. E tutti italiani sono i nove autori di questo libro che però affronta temi di respiro universale. Della vita e della visione del mondo (eros, politica e religione) di Eliade si occupano Casadio e Scagno. Prandi e Ravasi trattano aspetti chiave della teoria del sacro (il tempo e la storia; la trasmutazione alchemica). Le tangenze del pensiero di Eliade con quello di altri studiosi della religione sono esaminate da Marchiano e Mander. Due contributi (Montanari e Angelini) approfondiscono i rapporti con J. Evola ed E. de Martino. Presentazione di Giacarlo Seri. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.