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Excerpt from Rivista di Scienza, 1910, Vol. 2: Organo Internazionale di Sintesi Scientifica; Anno Primo
Una serie abbastanza numerosa di osservazioni ci può fornire, lo abbiamo già detto, l'indice di dispersione o l' error medio che compete ad uno strumento o ad un metodo non prima usato. E questo indice, una volta determinato, può considerarsi poi come fisso, o sensibilmente fisso, per tutto il successivo uso che si farà dello istrumento o del metodo, sempreche, s' intende, nelle mani di un (bile os.m°ratore. La espressione è meno vaga di quello che può parere. Vi hanno persone (la cosa a notissima) le mali, per quanto dotate di intelligenza e buona volontà, non diventano mai buoni osser vatori. Qualche volta i sensi, in ispecie la vista, son difettosi; più spesso le mani sono male adatte al maneggio di delicati apparecchi; vi hanno mani sgraziate che urtano, storcono, imbrattano tutto ciò che toc*uno. Anche talvolta fanno di fetto certe qualità psichiche, come quella nmnoria delle cose che ci fa ricordare le minute cautele difficilmente traducibili in regole scritte, ma essenziali per la buona riuscita degli esperimenti. I'iù spesso man 'ano altre qualità morali, la pa zienzu, la calma, la indipendenza di spirito e vi sono invece l' entusiasmo frettoloso e il preconcetto. Ravvolti nella nube dei loro grandi o piccoli pensieri, taluni studiosi si creano un mondo convenzionale che impedisce loro di vedere il reale mondo esteriore. A questi seguaci, mal destri, o impazienti o non abbastanza devoti. La natura orgoglio. - a non in ela i suoi segreti.
Quando si eccettuino, da una parte, queste persone che non hanno alcuna attitudine alle ricerche materiali, e d'altra parte poche persone dotate di una eccezionale finezza di sensi, si può dire che tutti i non principianti sono egualmente abili osservatori.
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