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Excerpt from Bullettino dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica per l'Anno 1861: Bullettin De l'Institute De Correspondance Archéologique Pour l'An 1861
Sono 24 anni da che in quest'istesso giorno le Splendide sale della villa Albani accolsero i celebranti il natale di Winckelmann, di cui l'i mangono così vive le memorie in quel santuario dell' arte antica, campo delle sue fatiche dirette coadiuvare la sapientissima munificenza di un porporato, nella cui casa del pari che presso tante altre famiglie per i sommi pontefici accresciute o trapiantate in Roma, erasi fatto ereditario l'amore del bello unito all' ardente brama di contribuire, mercè il concorso delle opere del genio, al progresso della vera civil tà. Guardando intorno, non mi e dato vedere se non pochi dei presenti a quella bella festa, la più solenne fra quante si sono celebrate nelle ricorrenze del giorno solito a riguardarsi quasi anniversario della fon dazione del nostro Istituto. Morte ne rapì molti tra Romani e stranieri altri stanno lontani da questa Roma, di cui non v'è chi non serbi ri membranza viva e desiderio. Da pochi giorni annoveriamo tra i primi l'uomo che presiede a tale adunanza, e alla cui memoria non possono rimaner mute queste mura. Ni: appartiene a me, nè si addice al pre sente luogo ed alle circostanze il discorrere del barone Carlo Bunsen qual uomo pubblico, nè come scrittore 50pra materie a noi aliene. Altri discuteranno delle qualità del diplomatico e dello statista, qualità sotto vari aspetti distinte, contuttociò argomento a gravi controversie. Altri esporranno l'indole dello scrittore di cose religiose, nel trattar le quali vie più negli ultimi anni, egli spinse la libertà dell'esame, e l'ardimento delle ipotesi non meno che delle conclusioni, forse oltre i limiti giusti e consentiti. Non accennerò qui se non all' operosità da lui spiegata nel campo delle scienze filosofiche, storiche ed antiquarie, e nell'in cremento venutone a sifi'atte dottrine.
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