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Josephine nasce nel 1930 a Maratea, la perla della Lucania. Cresciuta in una allegra famiglia, si innamora di un uomo nato in una famiglia matriarcale. Dopo il matrimonio, viene sottoposta a ogni tipo di vessazione e angheria da parte della suocera che la considera un'ulteriore bocca da sfamare. Lascia il suo paese caldo e soleggiato per raggiungere il marito nel freddo e cupo dipartimento minerario di Calais. Madre di una bimba e in attesa di un altro figlio è costretta a vivere in una baracca priva dei servizi indispensabili. Nonostante tutto, per amore del marito, si adatta alla situazione. Purtroppo, ben presto si rende conto di essersi innamorata dell'uomo sbagliato. Il marito la tratta come una schiava, la obbliga all'isolamento e la sottopone anche a punizioni corporali. Lei non ha la forza di ribellarsi e china la testa per amore dei figli. Si accorge di essere tradita e si decide a porre fine al suo calvario. Ma, quando pensa che la sua vita sia finita, incontra John, l'uomo che aveva sempre sognato e con lui dimenticherà tutte le malvagità sofferte e vivrà una vita come 1'aveva sempre desiderata. Josephine rientra in quella collana con la quale lo scrittore racconta il modo di vivere della gioventù del secondo dopoguerra. In esso ha voluto mettere in evidenza la triste condizione della donna nella famiglia patriarcale e i grandi sacrifici sostenuti dalle donne prima della conquista della parità e dell'uguaglianza dei sessi.
