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Gli arrampicatori veronesi hanno iniziato a recarsi per allenare le braccia sulle sue imponenti mura esterne. Ma Forte Sofia esisteva ben prima, dal 1838, quando venne edificato dall'impero austroungarico durante la dominazione sul Veneto (1816-1866), e con l'arrampicata all'epoca non c'entrava nulla! Dopo la dominazione austriaca arriv l'Italia unita prima e il fascismo poi, che negli ultimi due anni di seconda guerra mondiale, dal '43 al '45, implic l'occupazione nazifascista. In questi anni Forte Sofia ospit una prigione dove dissidenti e partigiani venivano rinchiusi nell'attesa di sommari processi, deportazioni o fucilazioni. I pi non avevano che vent'anni, magari alcuni di loro avevano sentito parlare di scalate e roccia, ma spesso non ebbero tempo di seguire le orme di Comici, Cassin e tanti altri dell'epoca. Forte Sofia nel dopoguerra pens che questo ruolo proprio non gli si addiceva, cos decise di cambiare abito, definitivamente. E qui inizia una storia diversa, quella del Fortino, come stato affettuosamente ribattezzato dagli arrampicatori veronesi. Questo forte, come tutti quelli austroungarici costruito assemblando pietroni che grazie alle fessure tra uno e l'altro lo rendono arrampicabile, cos per questa caratteristica e per la sua vicinanza al centro cittadino stato presto individuato come buona palestra d'arrampicata.