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La politica bibliotecaria, l'amministrazione delle biblioteche, il controllo e la promozione della pubblica lettura rappresentano alcuni di quei �problemi specifici� che vanno adeguatamente approfonditi per ricostruire in maniera dinamica la realt� storica del regime fascista. L'attenzione inedita che il fascismo dedic� a tutte le biblioteche - da quelle governative, a quelle comunali e provinciali, fino alle minuscole "bibliotechine" scolastiche e rurali - trovava una precisa ragione nella complessa �funzione nazionale� che a esse veniva assegnata, nella quale si sommavano motivi di prestigio, di formazione culturale e di controllo sociale. Per molti versi, il governo fascista accolse per la prima volta esigenze ampiamente sentite dagli operatori delle biblioteche italiane, confermando una volta di pi� la necessit� storiografica di riflettere sulle esperienze professionali delle �lites tecnico-specialistiche e sul loro rapporto con la politica durante il ventennio fascista.