Read more
Una breve introduzione, il tempo dell'orazione funebre e poi il ritorno a casa, Quello di cui non vogliamo parlare si svolge tutto nell'arco di una mattinata, ma in realt� spazia, attraverso la memoria, lungo i quarant'anni della vita di una famiglia. Il funerale di un padre, regista e produttore, � l'occasione per un lungo flusso di coscienza che, apparentemente senza ordine, cos� come la marea si distende velocemente su di una spiaggia, tocca tutta una serie di temi difficili, che spesso cerchiamo di evitare, partendo prima di tutto da quello della morte: tanto la morte dei nostri cari quanto la paura della nostra morte. E poi le nostre fobie, la memoria e l'oblio, l'amore e la fine dell'amore, l'omosessualit� e i pregiudizi, il ruolo della creativit� e della fantasia nella nostra vita: ecco alcuni dei temi toccati che confluiscono come epifanie in una narrazione dal ritmo fluido e incalzante, all'interno della quale, verso la fine, si intrecciano brevi visioni poetiche e oniriche, i mondi fantastici. Un arco narrativo che si legge in un respiro come un unico verso. Un gesto coraggioso di verit� a oltranza, che non risparmia per primo il suo autore.