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"Potremmo ben dire che la storia di questo romanzo - che ha una forte componente personale, in quanto incentrato sul carattere del protagonista - ha inizio dalla sua fine. Prende cio� inatteso spunto, rinvigorisce e rinviene, da quel fuoco esistenziale che quasi pare dispento, e che invece cova, sotto la cenere, altra inedita vita. Il dolore � questa sorta di catalizzatore: dapprima richiama a s�, come il sangue dagli abissi i pescecani, altro dolore, addensa nel presagio della morte una ulteriore e feroce mortalit�. Toni, il protagonista, deve letteralmente sperimentare il lato peggiore di s�, infliggersi un supplemento di dolore per esorcizzare il male che lo affligge: bisogna veramente ed in qualche misura mettersi in pericolo per trarsi poi in salvo. Questo romanzo, abilmente scritto, pu� aiutarci e stimolare ad entrare in una dimensione interiore che, va detto, � imprescindibile per trovare un punto d'approdo, una pace non pi� rinviabile". (Dalla prefazione di Mattia Leombruno)