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Le crisi della terza infanzia sono tappe fondamentali della crescita di una persona. Per superarle adeguatamente occorre mettere il bambino in condizioni tali da non sentirsi diverso o mancante di qualcosa. I soggetti con difetti refrattivi tali da obbligarli a portare correzioni molto spesso antiestetiche, come nel caso di eccesso di convergenza, possono instaurare un disagio psicologico. La correzione a tempiale è l'unica soluzione possibile? E' vero che gli occhiali possono essere causa di disagio? Le lenti a contatto possono risolvere il problema? Ci sono dei limiti nella applicazione di lenti a contatto in età pediatrica? In questo libro l'autore con un lavoro sperimentale su quattro soggetti vuole dare risposte certe a queste domande traendo interessanti opinioni e riflessioni. Un testo per chi ritiene un dovere del professionista risolvere il deficit visivo ricercando la soluzione più idonea ed efficace; ma fornendo anche gli strumenti necessari per aiutare il bambino a svilupparsi liberamente in ogni ambiente.
About the author
Nata a Catania il 20.05.1989, ha conseguito l'abilitazione alla professione all'Istituto di Ottica di Vinci nel Giugno del 2013, è laureata in Ottica e Optometria presso l'Università degli Studi di Firenze nello stesso anno. Si occupa di optometria posturale, contattologia e analisi visiva nei bambini. Collabora con associazioni a diversi progetti.