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Due sono i luoghi attorno a cui ruota la vicenda del romanzo: l'Anagrafe e il Cimitero Generale di una citt� senza nome. Nel primo sono ospitati tutti, vivi e morti, i cui nomi sono l� raccolti assieme, rispettivamente negli schedari dei viventi e dei defunti. Trasferire i nomi da un archivio all'altro in caso di trapasso � compito degli impiegati dell'Anagrafe, nei cui uffici tutto viene fatto ancora a mano e il lavoro � organizzato secondo una rigida burocrazia e gerarchia. Al Cimitero, invece, stanno i soli defunti con tutti i loro nomi incisi sulle lapidi. Protagonista della storia � il Signor Jos�, l'unica persona ad avere un nome proprio nel romanzo, uno scapolo cinquantenne che lavora come scritturale ausiliario della Conservatoria Generale dell'Anagrafe. Oscuro impiegato ligio al dovere, ama collezionare articoli o schede anagrafiche di personaggi famosi, ma un giorno si imbatte nella scheda di una donna sconosciuta che cattura la sua attenzione e gli muta radicalmente la vita. Il Signor Jos� inizia infatti a indagare sul conto di lei, mosso dall'oscura ossessione di saperne tutto... In questa sobria e lucida descrizione di una parabola esistenziale, Saramago si serve dell'allegoria e dell'assurdo per dare corpo e consistenza a identit� sfuggenti, imprigionate nei ruoli e sospese tra passato e presente, tra vita e morte.