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Il cielo sopra a Roma - I luoghi dell'astronomia

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L'astronomia a Roma c'è sempre stata, ma un po' nascosta: era nei palazzi, nelle chiese o, meglio, sopra le chiese, specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi.

I romani hanno assistito, incuriositi ed impauriti, al rogo di Giordano Bruno in un angolo di Campo de' Fiori a loro familiare, ma probabilmente non capirono bene di quale colpa fosse accusato. Non pensarono certo che si trattasse di un filosofo e di uno scienziato che aveva cercato di immaginare in che modo era fatto il mondo.

Chi era questo Galileo, di cui si celebrava il processo a S. Maria sopra Minerva? Era un uomo che voleva cambiare la prospettiva del mondo e che, per questo, era stato ammonito da Roberto Bellarmino.

E chi era questo gesuita, Secchi, che nel 1870 costringeva gli Italiani a privare Roma del suo Osservatorio Astronomico, visto che il Direttore non riconosceva lo Stato Italiano?

Come è possibile che dopo la visita di Hitler a Mussolini alla vigilia della Guerra, la Germania decise di regalare all'Italia un Osservatorio Astronomico completo?

Forse, è a causa di questa storia che i luoghi dell'astronomia a Roma si trovano disseminati lungo un percorso nel quale ancora oggi si possono ritrovare i segni di Osservatori Astronomici che sono stati attivi e che, per la loro natura, restano nascosti e misteriosi.

E che, proprio per questo, vale la pena di non dimenticare.

List of contents

Al'interno del Vaticano.- Il Collegio Romano.- La guerra dei telescopi fra piazza Navona e Montecitorio.- Le specole di Roma fra il ?600 e il ?700.- I barattoli capitolini e gli osservatori del'Ottocento.- Il secolo nuovo.

About the author

Professore Ordinario di Astronomia e Astrofisica all’Università di Roma "Tor Vergata"

Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma fino al 2005

Presidente del CVS, Centro per lo Studio della Variabilità Solare della Regione Lazio

Membro del Visiting Committee dell’ESO, European Southern Observatory

Membro del Comitato per la Comunicazione Ambientale del Ministero dell’Ambiente

Membro del Nucleo di Valutazione dell’Università di Padova

Soggiorni professionali all’estero: Università di Yale, Kaptein Observatory, University of British Columbia, ESO-Monaco di Baviera, ESO-Cile.

Summary

L’astronomia a Roma c’è sempre stata, ma un po’ nascosta: era nei palazzi, nelle chiese o, meglio, sopra le chiese, specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi.

I romani hanno assistito, incuriositi ed impauriti, al rogo di Giordano Bruno in un angolo di Campo de' Fiori a loro familiare, ma probabilmente non capirono bene di quale colpa fosse accusato. Non pensarono certo che si trattasse di un filosofo e di uno scienziato che aveva cercato di immaginare in che modo era fatto il mondo.

Chi era questo Galileo, di cui si celebrava il processo a S. Maria sopra Minerva? Era un uomo che voleva cambiare la prospettiva del mondo e che, per questo, era stato ammonito da Roberto Bellarmino.

E chi era questo gesuita, Secchi, che nel 1870 costringeva gli Italiani a privare Roma del suo Osservatorio Astronomico, visto che il Direttore non riconosceva lo Stato Italiano?

Come è possibile che dopo la visita di Hitler a Mussolini alla vigiliadella Guerra, la Germania decise di regalare all’Italia un Osservatorio Astronomico completo?

Forse, è a causa di questa storia che i luoghi dell’astronomia a Roma si trovano disseminati lungo un percorso nel quale ancora oggi si possono ritrovare i segni di Osservatori Astronomici che sono stati attivi e che, per la loro natura, restano nascosti e misteriosi.

E che, proprio per questo, vale la pena di non dimenticare.

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