Read more
Seminar paper from the year 2011 in the subject Classic Philology - Latin philology - Literature, grade: 1,0, University of Florence (Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo), course: STORIA DEL TEATRO ANTICO: "Spettacoli a Roma in età imperiale: da Nerone ai Flavi", language: Italian, abstract: Il celebre Colosseo1 è una delle attrazioni obbligatorie da visitare per ogni turista aRoma: associamo comunemente all'edificio gladiatori, folle di uomini, spettacolicrudeli. Ma dato che nessuno li ha visti con i propri occhi, da dove vengono questinostri concetti degli spettacoli avvenuti duemila anni fa? Noi, gente di oggi abbiamovarie fonti che ci permettono di cogliere una certa idea dell'anfiteatro e dei suoifrequentatori in quell'epoca: in primo luogo, i resti materiali giunti fino a noi -l'edificio dell'anfiteatro in sé, gli scavi archeologici e tutte le fonti iconografiche, sonomolto importanti per la comprensione ma non ci rendono un'immagine abbastanzacomplessa, perché non hanno attraversato i secoli senza cambiamenti e senza danni.[...] Insecondo luogo ci sono dei testi scritti da autori contemporanei che invece ci dannofacilmente delle informazioni: gli scrittori di allora (come gli scrittori moderni)descrivono sempre quello che vedono. Non c'è quindi mai un testo assolutamenteneutrale e oggettivo che contenga tutto senza omettere qualcosa oppure senzamodificare niente. Un testo è dunque sempre il prodotto di una sorta di filtrazione.Perciò, ogni testo richiede di essere esaminato con accuratezza e non si deve maicredere a tutto senza metterlo in dubbio prima.In considerazione dell'ampiezza delle fonti non-letterarie, che non si possono analizzarein modo esaustivo, e viste le limitazioni di questo lavoro bisogna concentrasi su unpunto di vista strettamente filologico; l'argomento della mia tesina tratta in primo luogodelle fonti testuali, cioè degli epigrammi scritti in occasione dell'inaugurazionedell'Amphiteatrum Flavium dal poeta Marziale nell'80 d.C. Che cosa è trattato, e cosa sipuò prendere sul serio e cosa invece no? C'è una ragione per cui lo abbia scritto così?Si tratta quindi di un'analisi sulla credibilità degli epigrammi come fonte storicaattendibile e di una discussione sulla veridicità di Marziale.Senza dubbio, i testi scritti sono sempre documenti che trasportano informazionistoriche nonché monumenti: "Il documento è monumento. È il risultato dello sforzocompiuto dalle società storiche per imporre al futuro, volenti o nolenti, quella dataimmagine di se stesse" (LE GOFF nell'Enciclopedia Einaudi IV, p. 46).Lo scopo del mio lavoro è quindi di mostrare qual'immagine Marziale ci abbia impostodel suo tempo - il tempo degli spettacoli nel Colosseo e della dinastia dei Flavi.