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Fin dall'antichità, in Cina le montagne sono state considerate la dimora di divinità e di spiriti, e viste come un sacro collegamento tra la Terra e il Cielo, tra l'umano e il divino. Il Buddhismo, giunto in Cina nel I secolo d.C., sviluppò un vero e proprio schema di montagne sacre. Quattro, in particolare, emersero in quanto ritenute essere la residenza di importanti bodhisattva (Grandi Esseri compassionevoli) del Buddhismo Mahayana: a Nord il Monte Wutai, dimora di Wenshu; a Ovest il Monte Emei, dimora di Puxian; a Sud il Monte Jiuhua, dimora di Dizang; a Est il Monte Putuo, dimora di Guanyin. Questi bodhisattva personificano le qualità base della dottrina Mahayana. La santità di queste vette, accreditata da interventi prodigiosi e da storie miracolose, ne fece dal tardo XVI secolo un circuito di pellegrinaggio buddhista ai quattro angoli della Cina. L'autrice ha compiuto questo pellegrinaggio per cogliere l'aura di santità e la naturale bellezza di questi luoghi, e per cercare di capire una religiosità che si dipana tra una ricerca spirituale e una richiesta d'aiuto per le problematiche quotidiane. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.