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La favola di Cenerentola, della bella, ingenua ed umile che incontra il principe azzurro, dal cuore solitario e disposto all’amore, non fallirà mai. Come avrebbe potuto fallire con una coppia composta da Marilyn Monroe e Laurence Olivier? Lo stupore, in verità, in quel lontano 1957, fu proprio della critica, che non immaginava che Marilyn potesse reggere accanto al grande attore. L’alchimia non solo funzionò, ma si rivelò perfetta. Marilyn è semplicemente ipnotica nel ruolo della showgirl Elsie che, per puro caso, finisce tra le braccia di un Granduca (Olivier). Giunto a Londra dal suo regno di Carpazia per motivi ufficiali (l’incoronazione di Re Giorgio V, siamo nel 1911), il Granduca assiste ad uno spettacolo di music-hall, dove figura la bella Elsie. Essendo una bellezza, il gallonato e nobile playboy si fa servire la preda su un piatto d’argento: lei resiste sulle prime, poi si innamora, ma proprio quando lui - che aveva intenzioni 'spicce', diciamo così - decide di archiviarla tra le occasioni perdute. Il tempo stringe, c’è infatti un regno da salvare dalle intemperanze di un giovane principe ereditario (Jeremy Spenser), liberale che chiama elezioni in Carpazia. Ebbene, la ballerina - bella come il sole - ha anche sale in zucca e, con la sua adorabile sensibilità, farà riconciliare il Granduca ed il Principe. Interpretato dopo l’impegnativo Fermata d’autobus, nel quale Marilyn seppe convincere anche gli scettici impenitenti (cosa non si perdona alla bellezza!), questo film diretto dallo stesso Olivier e tratto dalla piéce di Terence Rattigan arrivò al momento giusto: un ruolo brillante, che confermava la poliedricità della Monroe, abile a passare da ruoli malinconici a spensierati. In DVD, Il principe e la ballerina offre un ottimo fronte linguistico: le tracce audio coprono, oltre all’italiano, inglese e francese; la sottotitolazione comprende diverse lingue, italiano anche per non udenti compresi. Il pacchetto dei contributi speciali garantisce una doppia schermata dedicata a cast e tecnici e cioè ruoli dei primi e crediti dei secondi; segue un filmato di repertorio (sottotitolato) sul film tratto da un cinegiornale (l’extra più valido del disco, anche se breve) ed un trailer cinematografico originale, non sottotitolato.