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L'obiettivo era stabilire l'influenza della diatomite, una roccia ricca di silice, su una resina dentale. I precursori sono stati caratterizzati: 1) resina commerciale: calorimetria a scansione differenziale (DSC), termogravimetria (TG), spettroscopia infrarossa (IR) e fluorescenza a raggi X; 2) diatomite: diffrazione di raggi X (XRD), DSC, TG, IR, analisi termica differenziale (DTA), analisi chimica, analisi dell'area superficiale con il metodo BET, analisi delle dimensioni delle particelle. Sono stati realizzati campioni di controllo e campioni di prova (materiale di partenza più diatomite). Sono stati eseguiti test meccanici (resistenza alla compressione, resistenza alla trazione diametrale, resistenza all'usura, microdurezza e rugosità superficiale) e una nuova caratterizzazione dei campioni di controllo e di prova (TG, DTA, XRD, microscopia ottica (OM) e microscopia elettronica a scansione (SEM)). Il risultato è un materiale da restauro senza precedenti che può essere utilizzato universalmente, con tutte le proprietà meccaniche superiori a quelle del materiale di partenza, a un costo accessibile, sintetizzato e caratterizzato attraverso l'interrelazione delle conoscenze dell'Odontoiatria e dell'Ingegneria dei Materiali.
About the author
Master in Odontoiatria Clinica/UFRN; Dottorato in Scienza e Ingegneria dei Materiali/UFRN; Autore di libri nei settori della salute e dell'educazione; ricercatore CNPq; docente di Odontoiatria con 20 anni di esperienza; membro permanente del programma post-laurea in Salute e Società/UERN; consulente tecnico per l'industria Technew.