Read more
Avendo richiesto il consenso degli Stati attraverso i trattati, il Diritto Internazionale dei Diritti Umani (IHRL) è dedicato a raggiungere la sua portata universale e la sua giurisdizione. Gli Stati musulmani sono molto indietro rispetto agli altri nel mostrare la loro adesione per preservare pienamente lo spirito dei trattati IHRL. I critici ritengono che la discutibile rigidità della legge islamica e la sua commistione con la cultura patriarcale sia una delle ragioni suggerite per il fallimento degli Stati musulmani nell'adottare la legislazione nazionale per proteggere e promuovere lo standard internazionale dei diritti umani. La borsa di studio islamica persegue questo dibattito in modi diversi. I modernisti sottolineano l'evoluzione del diritto islamico da prendere come strumento di riforma in questo senso. I tradizionalisti accettano la natura progressista del diritto islamico in linea di principio, ma restano comunque fedeli alle posizioni classiche. La "teoria islamica della legislazione" cerca da un lato un'articolazione dei principi eterni del diritto islamico per la creazione del diritto, mentre dall'altro sollecita la restaurazione del ruolo degli studiosi/giuristi nel processo di elaborazione della legislazione principale che sta prendendo piede nelle legislature degli Stati musulmani contemporanei.
About the author
Abdur Rauf Khatna LL.B(hons)Sharia & Law MA Philosophy LL.M in Human Rights Conflict and Justice (SOAS, University of London) es profesor de derecho en la Universidad de Bahria, Islamabad. Es el editor gerente de la revista de Derecho y Política Social publicada por la Universidad de Bahria, Islamabad.
