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Dall'inquietudine causata dall'immagine nazionale della Regione Nord come uno spazio selvaggio abitato solo da indiani e abitanti dei fiumi è nato il desiderio di scoprire un nuovo volto della realtà nascosto e mascherato da coloro che godono di questo stato selvaggio dell'estremo nord del Brasile. Questa ricerca discute il pensiero dominante nel senso comune e anche il rimanere in alcune nicchie intellettuali riguardo alla democrazia razziale in Brasile e il tentativo di realizzare uno sbiancamento nella popolazione nera. Attraverso un'indagine bibliografica, presenta aspetti rilevanti dei seguaci di spicco del culto afro-brasiliano, del Candomblé e dell'Umbanda. In un'incursione nei quartieri di Boa Vista si scopre un ambiente segnato dall'esperienza di una religiosità con matrici africane, che normalmente sono percepite o non valorizzate nella società buonista. Di fronte all'universo delle 21 terrazze mappate, si intravede una nuova direzione per gli studi antropologici, cioè la possibilità di comprensione culturale con l'inserimento degli afro-discendenti nell'agenda di discussione dell'accademia.
Über den Autor / die Autorin
Pastor de la Iglesia Evangélica de Confesión Luterana desde 2002. Ha trabajado en las Parroquias de Boa Vista (RR), Três Passo (RS), Itapema (SC) y en la Parroquia de Colatina (ES). Graduado en Teología en la Universidad Federal de Roraima (UFRR), Master en Antropología en la Universidad Federal de Santa Catarina (UFSC).
