Fr. 113.30

Archimede latino : Iacopo da San Cassiano e il Corpus Archimedeo alla metà del quattrocento : con edizione della Circ...

Francese, Italiano · Tascabile

Spedizione di solito entro 4 a 7 giorni lavorativi

Descrizione

Ulteriori informazioni

Nel 1544 esce a Basilea l'editio princeps greco-latina di gran parte dei testi archimedei oggi noti e dei relativi commentarî di Eutocio : è questo l'Archimede latino che tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, conosciuto e studiato dallo stesso Galileo, ispira un radicale mutamento nel modo di concepire la matematica. Nell'intento di por rimedio alla scarsa attenzione sin qui dedicata al vero artefice della riscoperta archimedea, Iacopo da San Cassiano, la prima parte del volume ne segue gli spostamenti tra lo Studio di Pavia, la corte dei Gonzaga e la curia di Niccoló V, sforzandosi di far luce sulle frequentazioni in cui andà; maturando la traduzione del corpus archimedeo e sui contesti in cui, nella seconda metà del Quattrocento, essa si diffuse. Ne emergono, con la vivacità dell'ambiente accademico pavese e mantovano, nonché dei circoli umanistici di Milano, Bologna, Ferrara e Roma, la poliedricità della cerchia del Bessarione, l'acribia filologica del Regiomontano e la curiosità scientifica di un Piero della Francesca, di un Francesco dal Borgo o di un Leonardo da Vinci.
Nella seconda parte del volume vengono esaminate le testimonianze coeve sulla versione latina e la sua tradizione manoscritta. L'analisi di quest'ultima consente di individuare tra i codici superstiti il primum exemplar della traduzione, cioè la bozza autografa di Iacopo, nonché la copia su cui il Regiomontano, partendo da un codice bessarioneo ora conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana condusse la revisione del testo e delle figure geometriche confluita nella princeps del 1544, e inoltre i due codici su cui Francesco dal Borgo e Piero della Francesca studiarono Archimede verificandone in stretta collaborazione le costruzioni geometriche.
Secondo J.L. Heiberg, Iacopo avrebbe fondato il proprio lavoro su un codice del sec. IX in seguito posseduto da Giorgio Valla e oggi noto come cod. A ; secondo il Clagett, egli si sarebbe invece servito della traduzione medievale di Guglielmo di Moerbeke. L'esame di tali tesi e lo studio parallelo di varí luoghi della versione di Iacopo e della corrispondente lezione degli altri testimoni archimedei, cui è dedicata la terza parte del volume, porta viceversa a concludere ch'egli non soltanto prescinda dal precedente di Guglielmo, ma si fondi su di un testo greco diverso e indipendente da quello recato dal codice bizantino del Valla - ragion per cui la sua versione si rivela di sicuro interesse anche in relazione a una piú soddisfacente ricostruzione del testo e del pensiero stesso di Archimede.
L'edizione critica della Circuli dimensio e della Quadratura paraboloe, ospitata nella quarta e ultima parte del volume, dà agio al lettore di valutare in concreto i tanti inediti aspetti del complesso quadro in precedenza sbozzato. Corredata da un triplice apparato critico, dalla traduzione italiana a fronte e da succinte note di commento, essa non soltanto consente di cogliere, coi tentennamenti di Iacopo, altresí le divergenze della sua versione rispetto alla tradizione greca superstite, ma evidenzia i principali caratteri della successiva trasmissione del testo. Un'apposita Appendice fornisce notizie essenziali sui testimoni e le lezioni uniche dei codices descripti, generalmente esclusi dall'apparato.

Recensioni dei clienti

Per questo articolo non c'è ancora nessuna recensione. Scrivi la prima recensione e aiuta gli altri utenti a scegliere.

Scrivi una recensione

Top o flop? Scrivi la tua recensione.

Per i messaggi a CeDe.ch si prega di utilizzare il modulo di contatto.

I campi contrassegnati da * sono obbligatori.

Inviando questo modulo si accetta la nostra dichiarazione protezione dati.